/usr/share/doc/gnupg-doc/GNU_Privacy_Handbook/it/html/x368.htm is in gnupg-doc 2003.04.06+dak1-1ubuntu1.
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<HTML
><HEAD
><TITLE
> Convalidare le altre chiavi del proprio mazzo
</TITLE
><META
NAME="GENERATOR"
CONTENT="Modular DocBook HTML Stylesheet Version 1.79"><LINK
REL="HOME"
TITLE="Manuale GNU sulla privacy"
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TITLE=" Gestione delle chiavi
"
HREF="c275.htm"><LINK
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TITLE=" Gestione delle chiavi
"
HREF="c275.htm"><LINK
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TITLE=" Distribuire le chiavi
"
HREF="x499.htm"></HEAD
><BODY
CLASS="SECT1"
BGCOLOR="#FFFFFF"
TEXT="#000000"
LINK="#0000FF"
VLINK="#840084"
ALINK="#0000FF"
><DIV
CLASS="NAVHEADER"
><TABLE
SUMMARY="Header navigation table"
WIDTH="100%"
BORDER="0"
CELLPADDING="0"
CELLSPACING="0"
><TR
><TH
COLSPAN="3"
ALIGN="center"
>Manuale GNU sulla privacy</TH
></TR
><TR
><TD
WIDTH="10%"
ALIGN="left"
VALIGN="bottom"
><A
HREF="c275.htm"
ACCESSKEY="P"
>Indietro</A
></TD
><TD
WIDTH="80%"
ALIGN="center"
VALIGN="bottom"
>Capitolo 3. Gestione delle chiavi</TD
><TD
WIDTH="10%"
ALIGN="right"
VALIGN="bottom"
><A
HREF="x499.htm"
ACCESSKEY="N"
>Avanti</A
></TD
></TR
></TABLE
><HR
ALIGN="LEFT"
WIDTH="100%"></DIV
><DIV
CLASS="SECT1"
><H1
CLASS="SECT1"
><A
NAME="CONVALIDARE-CHIAVI"
>Convalidare le altre chiavi del proprio mazzo</A
></H1
><P
> Nel capitolo <A
HREF="c52.htm"
>1</A
> è stata fornita una
procedura per convalidare le chiavi pubbliche delle persone con
le quali si comunica: la chiave di un corrispondente è
convalidata controllando personalmente l'impronta digitale della
chiave e quindi firmando la sua chiave pubblica con la propria
chiave privata. Controllando personalmente l'impronta digitale
si può essere certi che la chiave appartiene realmente a quella
persona e, poiché la chiave viene poi firmata, si può essere
sicuri di riuscire a rilevare ogni tentativo di manomissione
futuro. Sfortunatamente questa procedura risulta antipatica
quando, per qualche motivo, si debba convalidare un gran numero
di chiavi o comunicare con persone che non si conoscono
direttamente.
</P
><P
> GnuPG risolve questo problema con un meccanismo comunemente
conosciuto come <I
CLASS="FIRSTTERM"
>rete della
fiducia</I
><A
NAME="AEN374"
HREF="#FTN.AEN374"
><SPAN
CLASS="footnote"
>[1]</SPAN
></A
>. Nel modello della rete della fiducia la
responsabilità di convalidare le chiavi pubbliche è delegata a
persone di cui ci si fida. Per esempio, si supponga che
<P
></P
><UL
COMPACT="COMPACT"
><LI
><P
> Alice abbia firmato la chiave di Blake e
</P
></LI
><LI
><P
> Blake abbia firmato quella di Chloe e Dharma.
</P
></LI
></UL
>
Se Alice è convinta che Blake sia capace di convalidare
propriamente le chiavi che firma, allora Alice può dedurre che
le chiavi di Chloe e Dharma sono valide senza dover
necessariamente eseguire alcun controllo. Semplicemente lei usa
la propria copia convalidata della chiave pubblica di Blake per
controllare che le firme di Blake apposte alle chiavi di Chloe e
Dharma siano buone. In generale, assumendo che Alice sia
completamente convinta che chiunque sia capace di convalidare
propriamente le chiavi che firmano, allora ogni chiave firmata
da una chiave valida può essa stessa essere considerata valida.
La radice è la chiave di Alice che si considera valida per
definizione.
</P
><DIV
CLASS="SECT2"
><H2
CLASS="SECT2"
><A
NAME="AEN382"
>Fiducia nel possessore di una chiave</A
></H2
><P
> In pratica la fiducia è soggettiva. Per esempio, la chiave di
Blake è valida per Alice in quanto è stata lei a firmarla, ma
Alice potrebbe non fidarsi di Blake e della sua capacità di
convalidare propriamente le chiavi che egli firma. In questo
caso Alice non considererebbe valide le chiavi di Chloe e
Dharma basandosi solo sulle firme di Blake. Il modello della
rete della fiducia tiene in cosiderazione questo carattere
soggettivo associando ad ogni chiave pubblica presente nel
proprio mazzo un'indicazione di quanto ci si fidi del
possessore di quella chiave. Ci sono quattro livelli di
fiducia.
<P
></P
><DIV
CLASS="VARIABLELIST"
><DL
><DT
>sconosciuto</DT
><DD
><P
> Non c'è nessuna informazione sul giudizio del
possessore nella chiave di firma. Le chiavi del
proprio mazzo che non siano le proprie hanno
inizialmente questo livello di fiducia.
</P
></DD
><DT
>nessuna</DT
><DD
><P
> Si sa che il possessore non firma opportunamente le
chiavi degli altri.
</P
></DD
><DT
>marginale</DT
><DD
><P
> Il possessore capisce le implicazioni che comporta
firmare una chiave ed è capace di convalidare le
chiavi propriamente prima di firmarle.
</P
></DD
><DT
>piena</DT
><DD
><P
> Il possessore ha un'eccellente comprensione di ciò che
comporta firmare una chiave e la sua firma su una
chiave è tanto valida quanto la propria.
</P
></DD
></DL
></DIV
>
Un livello di fiducia per la chiave è qualcosa che si assegna
da soli alla chiave ed è considerata un'informazione privata.
Non viene inclusa con la chiave quando questa è esportata;
viene perfino salvata separatamente dal proprio mazzo di
chiavi in un elenco a sé stante.
</P
><P
> L'editor delle chiavi di GnuPG può essere usato per
impostare la fiducia che si possiede verso il possessore di
una chiave. Il comando è
<B
CLASS="COMMAND"
>trust</B
>. In questo
esempio Alice modifica la propria fiducia verso Blake e quindi
aggiorna il database della fiducia per ricalcolare quali
chiavi siano valide con questa sua nuova fiducia verso Blake.
<PRE
CLASS="SCREEN"
><TT
CLASS="PROMPT"
>alice%</TT
> <KBD
CLASS="USERINPUT"
>gpg --edit-key blake</KBD
>
pub 1024D/8B927C8A creata il: 1999-07-02 scade: mai fiducia: q/f
sub 1024g/C19EA233 creata il: 1999-07-02 scade: mai
(1) Blake (esecutore) <blake@cyb.org>
<TT
CLASS="PROMPT"
>Comando></TT
> <KBD
CLASS="USERINPUT"
>trust</KBD
>
pub 1024D/8B927C8A creata il: 1999-07-02 scade: mai fiducia: q/f
sub 1024g/C19EA233 creata il: 1999-07-02 scade: mai
(1) Blake (esecutore) <blake@cyb.org>
Per favore, decidi quanta fiducia hai che questo utente verifichi
correttamente le chiavi di altri utenti (guardando il loro passaporto,
controllando le impronte digitali prese da diverse fonti, etc.)?
1 = Non lo so
2 = NON mi fido
3 = Mi fido marginalmente
4 = Mi fido completamente
s = mostrami ulteriori informazioni
m = torna al menù principale
<TT
CLASS="PROMPT"
>Cosa hai deciso?</TT
> <KBD
CLASS="USERINPUT"
>3</KBD
>
pub 1024D/8B927C8A creata il: 1999-07-02 scade: mai fiducia: m/f
sub 1024g/C19EA233 creata il: 1999-07-02 scade: mai
(1) Blake (esecutore) <blake@cyb.org>
<TT
CLASS="PROMPT"
>Comando></TT
> <KBD
CLASS="USERINPUT"
>quit</KBD
>
[...]
</PRE
>
La fiducia nel possessore della chiave e la validità della
chiave sono indicate sulla destra quando viene mostrata la
chiave. Prima viene la fiducia nella persona e poi la validità
della chiave<A
NAME="AEN413"
HREF="#FTN.AEN413"
><SPAN
CLASS="footnote"
>[2]</SPAN
></A
>. I quattro livelli di fiducia/validità sono
abbreviati con: sconosciuto (<TT
CLASS="LITERAL"
>q</TT
>), nessuna
(<TT
CLASS="LITERAL"
>n</TT
>), marginale (<TT
CLASS="LITERAL"
>m</TT
>) e
piena (<TT
CLASS="LITERAL"
>f</TT
>). In questo caso la chiave di
Blake è pienamente valida in quanto è stata Alice stessa a
firmarla. Inizialmente Alice ha una fiducia non nota nella
capacità di Blake di firmare altre chiavi, ma decide di
concedergli una fiducia marginale.
</P
></DIV
><DIV
CLASS="SECT2"
><H2
CLASS="SECT2"
><A
NAME="AEN420"
>Utilizzare la fiducia per convalidare le chiavi</A
></H2
><P
> La rete della fiducia permette di usare un algoritmo più
elaborato per convalidare una chiave. In precedenza una
chiave veniva considerata valida solo se era stata firmata di
persona. Ora può venir utilizzato un algoritmo più
flessibile: una chiave <I
CLASS="EMPHASIS"
>K</I
> è considerata
valida se soddisfa a due condizioni:
<P
></P
><OL
COMPACT="COMPACT"
TYPE="1"
><LI
><P
> è firmata da un numero sufficiente di chiavi valide, cioé
<P
></P
><UL
COMPACT="COMPACT"
><LI
><P
> è stata firmata di persona, oppure
</P
></LI
><LI
><P
> è stata firmata da una chiave di cui ci si fida
pienamente, oppure
</P
></LI
><LI
><P
> è stata firmata da tre chiavi con fiducia
marginale; inoltre
</P
></LI
></UL
>
</P
></LI
><LI
><P
> il percorso delle chiavi firmate che risale dalla chiave
<I
CLASS="EMPHASIS"
>K</I
> alla propria chiave è al massimo
di cinque passi.
</P
></LI
></OL
>
La lunghezza del percorso, il numero delle chiavi con fiducia
marginale richiesto e il numero di chiavi con fiducia piena
possono essere modificati. I numeri dati precedentemente sono
quelli preimpostati in GnuPG.
</P
><P
> La <A
HREF="x368.htm#WOT-EXAMPLES"
>Figura 3-1</A
> mostra una rete della fiducia
con radice Alice. Il grafico illustra chi è stato a firmare
la chiave di una data persona. La tabella mostra le chiavi
che Alice considera valide basandosi sulla sua fiducia negli
altri membri della rete.
Questo esempio assume che siano necessarie due chiavi con
fiducia marginale o una chiave con fiducia piena per
convalidare un'altra chiave. La lunghezza massima del
percorso è tre.
</P
><P
> Quando viengono calcolate le chiavi valide nell'esempio,
quelle di Blake e Dharma sono sempre considerate pienamente
valide in quanto sono state firmate direttamente da Alice. La
validità delle altre chiavi dipende dalla fiducia. Nel primo
caso, la fiducia in Dharma è piena e ciò implica che le chiavi
di Chloe e Francis saranno considerate valide. Nel secondo
esempio, la fiducia in Blake e Dharma è marginale. Poiché
sono necessarie due chiavi con fiducia marginale per
convalidare pienamente un'altra chiave, la chiave di Chloe
verrà considerata valida, mentre quella di Francis verrà
considerata solo marginalmente valida. In caso in cui sia
stata riposta una fiducia marginale in Chloe e Dharma, la
chiave di Chloe sarà considerata marginalmente valida in
quanto la chiave di Dharma è pienamente valida. D'altro
canto, anche la chiave di Francis verrà considerata
marginalmente valida in quanto solo una chiave con fiducia
piena può venir usata per convalidare altre chiavi e la chiave
di Dharma è l'unica chiave pienamente valida che è stata usata
per firmare la chiave di Francis. Aggiungendo una fiducia
marginale in Blake, la chiave di Chloe diventa pienamente
valida e può quindi essere utilizzata per convalidare
pienamente la chiave di Francis e marginalmente quella di
Elena. Infine, anche riponendo piena fiducia in Blake, Chloe
ed Elena, la chiave di Geoff non può essere convalidata in
quanto la lunghezza massima del percorso di certificazione è
tre, mentre la lunghezza del percorso da Geoff ad Alice è
quattro.
</P
><P
> Il modello della rete della fiducia è un approccio flessibile
al problema dello scambio sicuro di chiavi pubbliche. Esso
permette di regolare GnuPG in modo da riflettere l'uso che
se ne fa. Da una parte si può insistere su percorsi multipli
e brevi che, partendo dalla propria chiave ed arrivando alla
chiave <I
CLASS="EMPHASIS"
>K</I
>, la convalidino. Dall'altra
parte si può essere soddisfatti con percorsi più lunghi e
magari un solo percorso che colleghi la propria chiave con
l'altra chiave <I
CLASS="EMPHASIS"
>K</I
>. Specificando percorsi
multipli e brevi si ottiene una forte garanzia che la chiave
<I
CLASS="EMPHASIS"
>K</I
> appartenga effettivamente a chi si
pensa debba appartenere. Il prezzo da pagare, ovviamente,
consiste nel fatto che è più difficile convalidare le chiavi
in quanto è necessario firmare personalmente più chiavi di
quante ne sarebbero necessarie se si accettassero percorsi più
brevi ed in numero inferiore.
</P
><DIV
CLASS="FIGURE"
><A
NAME="WOT-EXAMPLES"
></A
><DIV
CLASS="MEDIAOBJECT"
><P
><IMG
SRC="signatures.jpg"></P
></DIV
><DIV
CLASS="INFORMALTABLE"
><P
></P
><A
NAME="AEN456"
></A
><TABLE
BORDER="1"
FRAME="border"
RULES="all"
CLASS="CALSTABLE"
><COL
WIDTH="1*"
TITLE="ONE"><COL
WIDTH="1*"
TITLE="TWO"><COL
WIDTH="1*"
TITLE="THREE"><COL
WIDTH="1*"
TITLE="FOUR"><THEAD
><TR
><TH
COLSPAN="2"
ALIGN="CENTER"
>fiducia</TH
><TH
COLSPAN="2"
ALIGN="CENTER"
>validità</TH
></TR
><TR
><TH
ALIGN="CENTER"
>marginale</TH
><TH
ALIGN="CENTER"
>piena</TH
><TH
ALIGN="CENTER"
>marginale</TH
><TH
ALIGN="CENTER"
>piena</TH
></TR
></THEAD
><TBODY
><TR
><TD
> </TD
><TD
>Dharma</TD
><TD
> </TD
><TD
>Blake, Chloe, Dharma, Francis</TD
></TR
><TR
><TD
>Blake, Dharma</TD
><TD
> </TD
><TD
>Francis</TD
><TD
>Blake, Chloe, Dharma</TD
></TR
><TR
><TD
>Chloe, Dharma</TD
><TD
> </TD
><TD
>Chloe, Francis</TD
><TD
>Blake, Dharma</TD
></TR
><TR
><TD
>Blake, Chloe, Dharma</TD
><TD
> </TD
><TD
>Elena</TD
><TD
>Blake, Chloe, Dharma, Francis</TD
></TR
><TR
><TD
> </TD
><TD
>Blake, Chloe, Elena</TD
><TD
> </TD
><TD
>Blake, Chloe, Elena, Francis</TD
></TR
></TBODY
></TABLE
><P
></P
></DIV
><P
><B
>Figura 3-1. Un'ipotetica rete della fiducia
</B
></P
></DIV
></DIV
></DIV
><H3
CLASS="FOOTNOTES"
>Note</H3
><TABLE
BORDER="0"
CLASS="FOOTNOTES"
WIDTH="100%"
><TR
><TD
ALIGN="LEFT"
VALIGN="TOP"
WIDTH="5%"
><A
NAME="FTN.AEN374"
HREF="x368.htm#AEN374"
><SPAN
CLASS="footnote"
>[1]</SPAN
></A
></TD
><TD
ALIGN="LEFT"
VALIGN="TOP"
WIDTH="95%"
><P
> <I
CLASS="EMPHASIS"
>Web of trust</I
> nel testo originale.
</P
></TD
></TR
><TR
><TD
ALIGN="LEFT"
VALIGN="TOP"
WIDTH="5%"
><A
NAME="FTN.AEN413"
HREF="x368.htm#AEN413"
><SPAN
CLASS="footnote"
>[2]</SPAN
></A
></TD
><TD
ALIGN="LEFT"
VALIGN="TOP"
WIDTH="95%"
><P
> GnuPG estende il significato della parola
``fiducia'' intendendola come la fiducia riposta
in una persona e quella riposta in una chiave. Ciò può
essere fonte di confusione. A volte ci si riferisce alla
fiducia in un possessore, usando esplicitamente
<I
CLASS="FIRSTTERM"
>fiducia nel possessore</I
>, per
distringuerla dalla fiducia in una chiave. In questo
manuale, comunque, ``fiducia'' è usato per
indicare la fiducia nel possessore di una chiave e
``validità'' per indicare la fiducia che si
possiede nel fatto che una chiave appartenga ad un essere
umano associato all'ID della chiave.
</P
></TD
></TR
></TABLE
><DIV
CLASS="NAVFOOTER"
><HR
ALIGN="LEFT"
WIDTH="100%"><TABLE
SUMMARY="Footer navigation table"
WIDTH="100%"
BORDER="0"
CELLPADDING="0"
CELLSPACING="0"
><TR
><TD
WIDTH="33%"
ALIGN="left"
VALIGN="top"
><A
HREF="c275.htm"
ACCESSKEY="P"
>Indietro</A
></TD
><TD
WIDTH="34%"
ALIGN="center"
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>Partenza</A
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>Avanti</A
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>Gestione delle chiavi</TD
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>Risali</A
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>Distribuire le chiavi</TD
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